Alan Turing, nel 1950, sosteneva per la prima volta le possibilità di simulare per via computazionale alcune facoltà cerebrali umane, con l’obiettivo di trovare un criterio per poter stabilire se una macchina fosse in grado di “pensare”. Nel 1997 un supercomputer chiamato Deep Blue ha sconfitto il campione mondiale di scacchi Gary Kasparov. Un anno dopo, Alberto Broggi, professore all’Università di Parma, realizza Argo, una Lancia Thema in grado di percorrere quasi duemila chilometri in sei giorni, in completa autonomia. IBM Watson, un sistema di intelligenza artificiale, in grado di rispondere a domande espresse in un linguaggio naturale, è diventato, nel 2011, il campione mondiale del game show statunitense Jeopardy.
Queste imprese hanno una sola cosa in comune: sono state tutte alimentate dall’intelligenza artificiale, dal deep learning e dagli altri ambiti ad essi correlati.
Tra i team e le aziende attivi oggi, i più interessanti sono infatti proprio quelli che combinano l’esperienza nell’intelligenza della macchina con un’altra tecnologia come la visione artificiale, l’elaborazione del linguaggio naturale o il riconoscimento vocale.
Siri e Google Now connettono la tecnologia basata sul linguaggio naturale (Natural Language Processing) con quella di riconoscimento vocale, permettendo di fare domande a un computer e ricevere risposte vocali.
Viv, una piattaforma che consente agli sviluppatori di creare un’interfaccia intelligente, sta sviluppando una tecnologia che fa un ulteriore passo in avanti, fornendo ai computer una memoria di conversazione e consentendo follow-up e chiarimenti.
La diagnostica medica è un caso d’uso ideale per i computer intelligenti con competenze linguistiche. È del tutto possibile che IBM Watson sarà infatti presto il miglior dottore del mondo, preciso, con accesso a tutte le conoscenze mediche aggiornate e disponibile a chiunque 24 ore al giorno.
Narrative Science sta invece addestrando i computer a scrivere notizie e Agenti di viaggio online è un assistente di viaggio in grado di organizzare autonomamente le vacanze di chiunque.
L’elenco delle possibilità è sconfinato. I computer inizieranno a eseguire tutti i tipi di attività di comunicazione e ispezione visiva in modo più rapido, economico e preciso rispetto all’uomo.
“I piani aziendali delle prossime 10.000 startup sono facili da prevedere, la formula sarà semplicissima: prendere un oggetto X e aggiungere l’AI” sostiene Kevin Kelly, cofondatore di Wired e teorico della cybercultura. L’Intelligenza Artificiale è ormai realtà quotidiana.
Fonte: Industry 4.0