La provincia di Belluno risulta tra le 17 province più industrializzate d’Italia e ha una forte vocazione manifatturiera. È la 5^ provincia italiana per export pro capite.
L’industria (incluse le costruzioni) produce nel bellunese il 39% del valore aggiunto locale (in Veneto il 32%, in Italia il 25%) e l’occupazione nell’industria è pari al 38% del totale, contro il 35% in Veneto e il 20% in Italia.
Per le imprese manifatturiere della provincia di Belluno prepararsi ad affrontare la sfida posta dalla 4^ rivoluzione industriale diventa un presupposto indispensabile per poter restare sul mercato.
Industria 4.0, considerata la 4^ rivoluzione industriale, rappresenta una profonda trasformazione del modo di produrre beni e servizi, di legare il mercato dei beni alla manifattura e di dar vita a prodotti innovativi. In Italia il processo ha dimensione e diffusione limitate e richiede una immediata presa di coscienza da parte delle imprese e delle istituzioni. La velocità, la pervasività e la trasversalità con cui le tecnologie digitali stanno penetrando la realtà operativa di cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni, sono tali da rendere necessario il percorso per l’intero sistema produttivo, anche al fine di mantenere adeguati livelli occupazionali.
Si tratta di una sfida identitaria sulle capacità di saper cambiare prospettiva, anticipare gli eventi, essere reattivi e predittivi. Un passaggio culturale che peserà in particolare sulle PMI e sugli imprenditori in genere chiamati a ragionare in base ad altri paradigmi, impostare strategie innovative e investimenti di lungo periodo.
Parallelamente le strategie derivanti dall’Agenda Digitale europea e nazionale spingono verso la promozione delle tecnologie digitali che migliorino la qualità della vita delle persone e delle famiglie; sostengano la competitività delle imprese e del territorio e incrementino i livelli di efficienza ed efficacia della Pubblica Amministrazione locale.
I temi della flessibilità degli impianti e della customizzazione si sposano con la maggior parte delle produzioni manifatturiere della provincia di Belluno, caratterizzate da una dimensione di “nicchia” e di elevata personalizzazione e livello qualitativi. L’opportunità di una maggiore integrazione e cooperazione all’interno delle filiere produttive costituisce, inoltre, un fattore di ulteriore rafforzamento delle filiere produttive bellunesi (distretti dell’occhialeria e del freddo). Le imprese possono cogliere le nuove opportunità sia sul fronte dell’efficienza dei processi, della riduzione dei costi e del miglioramento della produttività, quanto in termini di posizionamento strategico nelle catene internazionali della creazione del valore, ripensamento dei prodotti e di cambiamento/rivisitazione delle strategie e modelli di business per intercettare nuovi mercati e soddisfare nuovi bisogni.
La Provincia di Belluno, Confindustria Belluno Dolomiti, Consorzio dei Comuni BIM Piave, Il Comune di Feltre, l’Università di Trento, l’Istituto di Istruzione Superiore Negrelli Forcellini e il Polo di Feltre hanno individuato nel Digital Innovation Hub il centro di innovazione d’eccellenza.
Il DIH dovrà contribuire all’attivazione di un ecosistema locale favorevole all’innovazione e alla nascita di nuove imprese, così da accrescere l’attrattività del territorio provinciale.
L’invecchiamento e lo spopolamento rappresentano due fenomeni che mettono a rischio l’intero sistema economico, con potenziali effetti nefasti sulle comunità locali, in particolare su quelle delle aree più periferiche della provincia.
Da questo punto di vista, l’innovazione, prima di tutto tecnologica, può rappresentare una leva decisiva per invertire i trend demografici in atto, incidendo appunto sulla competitività e sull’attrattività di un territorio, quello bellunese, che può contare comunque su significativi punti di forza: dal patrimonio ambientale alla qualità della vita.