Atteso entro la fine di maggio il decreto ministeriale attuativo del credito d’imposta formazione 4.0 al 40% previsto dalla legge di Bilancio 2018: come funziona.
In dirittura d’arrivo il decreto ministeriale attuativo per il bonus formazione 4.0 previsto dalla Legge di Bilancio 2018: il provvedimento approvato dai Ministeri competenti è approdato alla Corte dei Conti per il necessario parere. E’ quindi probabile che, a partire da giugno, l’agevolazione sarà definitivamente operativa. La misura è prevista dai commi 46 e seguenti della legge 205/2017, consiste in un credito d’imposta al 40% sul costo del personale dipendente per il periodo in cui è occupato in attività di formazione. Tetto massimo: 300mila euro annui a impresa.
Sono agevolate le attività connesse a Industria 4.0, come Big Data e analisi dei dati, Cloud e Fog Computing, cyber security, sistemi cyber-fisici, prototipazione rapida, sistemi di visualizzazione e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborativa, interfaccia uomo macchina, manifattura additiva, Internet delle cose e delle macchine e integrazione digitale dei processi aziendali. Gli ambiti aziendali interessati sono vendita e marketing, IT, produzione: il dettaglio di tutte le specifiche aree è contenuto nell’allegato A della manovra.
Il decreto ministeriale, secondo quanto si apprende, conterrà ulteriori precisazioni sui costi ammissibili e sulle tecnologie 4.0, oltre alle previste indicazioni su documentazione richiesta, controlli e cause di decadenza. L’agevolazione riguarda comunque tutte le spese in formazione sostenute nel 2018 (anche precedentemente al decreto) e si utilizza in compensazione in dichiarazione dei redditi.
Ricordiamo infine che il credito d’imposta formazione 4.0 non è in alcun modo collegato agli investimenti in macchinari 4.0 agevolati con super e iperammortamento o con la Sabatini: le aziende possono quindi utilizzare l’agevolazione anche se non hanno effettuato investimenti in macchinari o in tecnologie 4.0 utilizzando le altre agevolazioni previste dal piano.
Fonte: PMI.it